sabato 30 gennaio 2016

Dimenticami Trovami Sognami di Andrea Viscusi

È un po' che fisso la copertina chiedendomi in che modo iniziare a parlare della storia che contiene. Dimenticami Trovami Sognami di Andrea Viscusi, edito della Zona 42, la loro prima pubblicazione italiana.
Racconta una storia che non è facile descrivere, e non soltanto per la complessità che si svela verso la fine, ma per l'atmosfera. La cosa più bella di questo libro è l'atmosfera, e non credo che riuscirò a renderle giustizia. Incerta, nebbiosa, onirica. Un'atmosfera un po' Eternal sunshine of a spotless mind (mi rifiuto di usare il titolo italiano) e un po' Inception, perché ogni volta che si parla di sogni non sai mai davvero dove ti trovi, cosa stai leggendo.
Ma veniamo alla trama.
Tutto ha inizio nel 2016 col risveglio di Dorian, il protagonista che è rimasto addormentato per dodici anni, al centro di un particolarissimo programma spaziale volto alla raccolta di dati sull'universo. A capitoli alterni, ci viene raccontato di quando Dorian è stato scelto, delle sue speranze di partire fisicamente per lo spazio nel 2003, della sua ragazza Simona, della reazione dei suoi familiari quando ha ricevuto la lettera dall'organizzazione del progetto, e poi di quello che accade nel presente del libro, il 2016. Dorian che torna alla vita di tutti i giorni, che si guarda intorno in un'Italia che gli sembra sempre uguale, che si addormenta e non si trova.
Il libro è diviso in tre parti, così come il titolo. C'è la prima parte dedicata a Dorian, la seconda parte che indaga le tesi scientifiche che supportano il progetto e che, sarò sincera, sono di una plausibilità disarmante. Viene perfino da crederci, nel corso della lettura, salvo poi ricordare che stai leggendo un romanzo di fantascienza. Dicevo, la seconda parte esplica le tesi scientifiche, ma non in modo pedante e artificioso. Voglio dire, la funzione della seconda parte è quella, ma il metodo è reso interessante dall'interazione di un paio di personaggi.
Mi rendo conto che sto svelando troppo, quindi mi fermo. Non parlerò del legame che intercorre tra le varie parti del libro, di Dorian e del programma, o dei personaggi centrali in Trovami, della particolarissima sensazione che si prova in Sognami.
Lo consiglio? Cristo, sì. Estremamente. Di brutto, di cattiveria. Il modo in cui la teoria scientifica si cuce a una trama che se non è solida è soltanto per scelta, ma supporta elasticamente tutto ciò che avviene. Lo stile che dosa con una precisione chirurgica la descrizione. E ribadisco, l'atmosfera che ti lascia a ondeggiare sulla narrazione.

Mi è piaciuto un sacco. Punto. 

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